Uccisa suoara in Mozambico: suor Mara de Coppi

Un gruppo di persone armate ha portato a termine un attacco contro un centro missionario a Chipene, località a nord del Mozambico. Qui operano le suore camboniane, tra queste la vittima, suor Maria de Coppi, originaria di Santa Lucia di Piave, Treviso. L’attacco è avvenuto intorno alle 21 di ieri, ora locale. Sopravvissutti a quello che è stato descritto come un attentato, i sacerdoti don Lorenzo Fabbro e don Lorenzo Vignadel.

Tutte le persone che sono riuscite a mettersi in salvo, sono in fuga verso Nacala, lo Centro missionario Concordia-Pordenone. Responsabili dell’omicidio di Suor Maria de Coppi sarebbe un gruppo di ribelli che ha messo a ferro e fuoco il centro missionario di Chipene.

Attacco al centro missionari in Mozambico: chi era Suor Maria de Coppi

La suora uccisa nell’attacco al centro missionario di Chipene aveva raggiunto il Mozambico nel 1963 dopo un viaggio in mare durato un mese. Suor Maria aveva ottenuto la cittadinanza Mozabicana.

La religiosa ha vissuto in prima persona i drammatici eventi che hanno caratterizzato gli ultimi decenni del paese africano: colonzzazione, guerra, terrorismo.

Già in passato la suora italiana era sfuggita ad un agguato: quella volta morirono 17 persone. L’epoisodio fu raxxontato proprio dalla suora in un’intervista per Ufficio Missionario della diocesi di Vittorio Veneto:

Stavamo viaggiando in un convoglio. I guerriglieri ci hanno sparato. Io sono uscita dall’auto e mi sono gettata a terra, sotto le pallottole. Ho pregato: Signore salvami. È arrivato un soldato, non sapevo se dell’esercito regolare o della guerriglia. Mi ha chiesto se ero ferita. Non lo so, gli risposi. Mi ha trascinato dietro una pianta e mi ha rassicurata, che era un regolare. Mi ha caricata sulle spalle e mi ha poi protetto, sistemandomi in un ruscello che non aveva acqua. Poi, quando è finita la sparatoria, mi ha ricaricata sulle spalle e mi ha portato fino all’auto.

Fonte Corriere della Sera

Di Vincenzo Borriello

Direttore responsabile

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