Ore 18.00 tuona il fischio d’inizio di Orsato. A colpo d’occhio San Siro si mostra strabordante di tifosi. I colori che tingono gli schermi degli spettatori sono il rosso ed il nero. Il Milan può sentire tutto l’amore ed il sostegno della tifoseria. Memori dei cinque goal subiti nel 2019 dall’Atalanta, i rossoneri sentono le gambe tremare. Un motivo in più di apprensione appesantisce gli animi. La squadra di Pioli deve soprattutto pensare ad assicurarsi il titolo di campioni di Italia e mantenere la concentrazione.
Stefano Pioli conferma il 4-1-4-1 del Bentegodi: Kessie è il costruttore davanti alla difesa e Tonali resta più alto. Gasperini, però, se lo aspettava e schiera un’Atalanta compatta nella trequarti di campo e che cerca spesso la profondità. I rossoneri non riescono ad ottimizzare i movimenti e Leao e Theo non riescono a cavalcare. L’allenatore della Dea punta su De Roon alla calcagna del portoghese e su Pessina come trequartista.
Il primo tempo vede entrambe le squadre sottotono e non fa tirare il fiato agli spettatori. Giroud reclama un rigore che non c’è ed Orsato lo ammonisce. Il primo tiro a porta lo fa registrare Muriel al 31′, ma non impensierisce Maignan.

San Siro festeggia ed il Milan fa tremare lo stadio
Al 56′ la sblocca Rafa Leao. Il portoghese, che sembrava essere in una giornata no, non spreca l’assist di Messias. A questo punto il match inizia a far tremare. La Dea si spaventa e rompe la compattezza ed i rossoneri possono fare il loro gioco. Al 75′ il Milan raddoppia con Theo Hernandez che parte dalle retrovie e non si fa fermare. Una corsa di 93 metri che ai più nostalgici fa ripensare al mitico Sheva. L’azione è da manuale, ma la difesa bergamasca si sfalda completamente e gli lascia fare ciò che vuole. San Siro esplode sull’onda dell’entusiasmo: i rossoneri hanno la meglio sull’Atalanta.
Oltre le buone prestazioni di Leao e Theo, qualcun altro non brilla. Tonali non è decisivo come al Bentegodi e sembra in costante affanno. Calabria non riesce a stare al passo di Zappacosta e sbaglia in costruzione. Giroud spunta un’altra gara senza goal. Anche dalla parte dell’Atalanta le cose non funzionano come dovrebbero. Muriel, a cui Gasperini si affidava, perde circa venti palloni. Più incisivo di lui, ma non decisivo è Zapata di ritorno dall’infortunio.
Il Milan vince, ma l’Inter anche: chi si guadagnerà lo scudetto?
Dopo lo scontro a San Siro, gli occhi sono puntati speranzosi a Cagliari. Se l’Inter perde o pareggia, con la vittoria milanista, i rossoneri si aggiudicano lo scudetto. Ma la squadra di Inzaghi spazza via il Cagliari senza troppe difficoltà per 1-3. Oltre alcune pericolose incursioni, i neroazzurri dominano la partita. Vanno in rete con Darmian ed una doppietta di Lautaro.
Tutto si deciderà Domenica prossima. Milan ed Inter giocheranno alle ore 15.00 in contemporanea. I rossoneri saranno impegnati al Mapei Stadium contro il Sassuolo. L’Inter sarà impegnata, in casa, contro la Sampdoria.
Al Milan di Pioli basta un punto per vincere lo scudetto, ma la squadra non deve puntare al pareggio. Si sa il pallone è imprevedibile ed i neroazzurri in un momento di gloria. Certamente bisogna riconoscere ai rossoneri forza e determinazione oltre una stagione sfortunata a livello di infortuni e una rosa con qualche lacuna in più rispetto ad altre squadre. A quale petto sarà cucito lo scudetto? Vincerà il resiliente Milan di Pioli o l’affamata Internazionale di Inzaghi?
FONTE: https://www.gazzetta.it/