Lutto nel mondo del k-pop: a soli 25 anni è morto Moonbin, ex membro della band Astro. Il dcesso risale a ieri, mercledì 19 aprile. A scopire il cadavere dell’artista sudcoreano è stato suo manager. Il cantante e attore era atteso alle prove ma non si è presentato. Il manager ha provato a contattare al telefono il suo assististo, senza ricevere risposta. A quel punto, preoccupato, si è recato a casa sua nel distretto di Gangnam, Seul. Qui la scoperta del cadavere e la telefonata alla polizia alle 20:10 (ora locale). Sulle cause della morte di Moonbin il manager ha mantenuto il più stretto riserbo chiedendo a nome della famiglia del cantante k-pop il rispetto per la privacy ed ha invitato a non alimentare voci non verificate.
La causa della morte di Moonbin: la polizia parla di possibile suicidio
L’agenzia di stampa sudcoreana Yonhap News riferisce che fonti della polizia parlano di possibile suicidio di Moonbin. Questa ipotesi sarà confermata dall’autpsia sul cadavere. La polizia ha fatto sapere di non aver trovato in casa indizi che possano far pensare ad una morte come conseguenza di un crimine.
D’altro canto, non è stato trovato nessun biglietto scritto dall’artista k-pop per spiegare i motivi dell’eventuale suicidio che, è bene dirlo, resta l’ipotesi più plausibile per la polizia locale.
La biografia
La carriera di Moonbin è cominciata nel 2016 come membro del sestetto Astro dove cantava e ballava. Grazie a hit quali “Crazy Sexy Cool,” “Baby” and “Confession”, la band si è impsta al grande pubblico.
Poi nel 2020 il cantante e balllrino ha lacinato insieme ad un altro Astra il progetto Moonbin & Sanha. L’ultimo lavoro discografico pubblicato dal duo risale a gennaio, si tratta dell’EP “Incense”.
Il 20 aprile, un giorno prima della morte, l’artista K-pop avrebbe dovuto esibirsi con Sanha al Dream Concert di Busan. Moon Bin aveva una sorella che aveva intrapreso la carriera musicale: Moon Sua, membro delle Billlie.
Fonte La Repubblica