È un duro sfogo quello di Alice Pignagnoli che si appresta a diventare mamma per la seconda volta, una condizione che, quanto pare, mal coincide con il suo rulo di portiere per la Lucchese Femminile, club che milita in serie C. L’atleta si è sfogata in un post su Facebook nel quale lascia intendere l’ostilità o presunta tale che il club, la Lucchese, ha manifestato nei suoi confronti. In un passaggio del post di Alice Pignagnoli si legge:
Sono stati mesi molto difficili. Allontanarmi dal campo è, per me, sempre un lutto a tutti gli effetti. Poi, contrariamente a quanto mi aspettassi, trovare una società ostile come la Lucchese, che mi ha ferito come donna, madre e atleta ha creato un solco profondo. Mi sono sentita sola, inutile, incapace, un giocattolo vecchio da gettare.
Da quanto si apprende “la portiera”, un volta che il club è venuto a conoscenza della gravidanza, è stata progressivamente esclusa dal gruppo fino a chederle la restituzione dell’abbigliamento tecnico e liberare il posto letto. Del caso se ne sta occupando l’Assocalciatori.
È certo che se la gravidanza rappresenta un problema, forse nenche si dovrebbe mettere in piedi una squadra di calcio femminile. È vidente che dal canto suo il club potrebbe ribattere che all’origine dei problemi con l’atleta non c’è la sua condizione di donna in dolce attesa.
È scontato dire che siamo disponibli sin da ora a riportare anche la versione del club, se diversa da quanto denunciato da Alice Pignagnoli. Come detto la donna è già madre, quando attendeva il primo figlio giocava per il Cesena e quella volta ebbe dal club tutto il sostego necessario, com’è giusto che sia.