Insetti Levon Biss

“Extinct & Endangered: Insects in Peril” è il risultato di due anni di lavoro del fotografo britannico Levon Biss durante i quali ha fotografato nche il più piccolo dettaglio di diversi insetti. Il lavoro è stto svolto in collaborazione con American Museum of Natural History (AMNH). Per realizzare ogni immagine sono state utilizzate 10.000 fotografie. Il fotografo si è servito di lenti per microscopio e stratificato gli scatti “concentrandoli” in uno solo ma con dettagli minuscoli che altrimenti l’occhio umano non avrebbe potuto vedere.

Spero che la gente possa guardare una delle mie immagini e meravigliarsi di quanto sia bella questa cosa, guardare l’ingegneria che la natura ha creato all’interno di questi insetti – sono meravigliosamente funzionali”, ha detto Biss.

Foto Levon Biss

Gli insetti, che siano coleotteri, api o farfalle, sono essenziali per la sopravvivenza del pianeta. Alcuni sono impollinatori, contribuendo alla produzione di frutta e verdura, altri sono decompositori, riciclando piante e materia animale nel terreno, e molti costituiscono la base delle catene alimentari che sostengono gli ecosistemi naturali.

Ma a livello globale, oltre il 40% delle specie di insetti è in declino e un terzo è in pericolo, con un tasso di estinzione otto volte più rapido rispetto a mammiferi, uccelli e rettili, secondo una revisione scientifica del 2019 pubblicata sulla rivista Biological Conservation.

Secondo il rapporto, la maggior parte di essi è minacciata dalle azioni umane, come le pratiche agricole intensive e l’urbanizzazione, che hanno portato a una grave perdita di habitat, e l’inquinamento da pesticidi e fertilizzanti. Anche i fattori biologici, come gli agenti patogeni e le specie introdotte, e i cambiamenti climatici sono fattori chiave.

Anche se gli insetti sono piccoli, sono l’animale o la creatura più popolosa che esista, e se li perdiamo, l’impatto sul nostro modo di vivere è notevole.

Tutti gli insetti fotografati nel libro provengono dagli archivi dell’American Museum of Natural History di New York, che contengono in totale più di 34 milioni di manufatti ed esemplari. Quasi 20 milioni di essi sono artropodi – insetti, aracnidi e crostacei di tutto il mondo.

Quelli fotografati per il libro sono stati selezionati in base alle condizioni dell’esemplare, al suo areale geografico, allo stato di conservazione e alla portata delle minacce.

Volevamo davvero che ogni esemplare fosse accompagnato da una storia”, ha detto Biss. “In modo che quando qualcuno legge il testo dell’immagine possa capire: perché questa cosa è sparita? Perché sta scomparendo?

Voglio che il testo di queste immagini possa essere compreso da un bambino o una bambina di otto anni, ma anche da un uomo o una donna di 80 anni, ha detto. “Deve essere in grado di coinvolgere tutti i ceti sociali, altrimenti si limita il numero di persone che si possono influenzare.

Di Vincenzo Borriello

Direttore responsabile

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