Se c’è una band che sfonda una porta aperta con il sottoscritto, questa è il combo belga, altrimenti noto come Evil Invaders. Shattering Reflection è quel disco che tutti gli amanti delle sonorità anni ’80 dovrebbero possedere. Se guardiamo al recete passato, probabilmente, nel nuovo lavoro discografico c’è una maggiore propensione per un sound più orientato all’heavy metal classico rispetto alle sonorità speed/thrash che pure non mancano in questa terza fatica dei belgi. È proprio quando gli Evil Invaders pestano sull’acceleratore che danno il meglio di sè.

L’album parte sparato con i primi 5 brani, tutti lodevoli. I ritmi rallentano verso la parte centrale di Shattering Reflection. C’è anche spazio per un brano strumentale che fa da preludio alla conclusiva The Circle.
La perizia tecnica della band con gli strumenti non è assolutamente in discussione, si tratta di ottimi musicisti e lo hanno dimostrato non da oggi. Assoli al fulmicotone e una sezione ritmica precisa e potente, fanno da tappeto alla voce piacevolmente sgraziata del frontman, Joe.
In coclusione possiamo dire che con Shattering Reflection gli Evil Invaders hanno superato la fatidica terza prova. Certo, personalmete ho preferito di gran lunga la prima parte dell’album ma nel complesso parliamo di un buon disco che scorre via velocemente. Voto 7,5/10
Gli Evil Invaders sono la risposta a quanti si chiedono che fine farà l’heavy metal. Diamo il giusto spazio a realtà come queste e vedrete che band come Metallica potranno essere rimpiazzate degnamente.