Claudio Garella è morto, l’ex poriere campione d’Italia con la maglia del Verona e del Napoli, aveva 67 anni. Il decesso è avvenuto questa notte, venerdì 12 agosto. Le cause della morte di Claudio Garella sono dovute a problemi di natura cardiaca. Di recente l’ex portiere, che ha condiviso lo spogliatoio con Diego Maradona, aveva subito un intervento chirurgico. L’ex calciatore è ricordato anche per le sue parate con i piedi, tanto è vero che ancora oggi si parla di “parata alla Garella“.
Non fu esente da critiche proprio per il suo modo si parare che tuttavia si rivelava essere molto efficace sulle uscite basse. Gianni Agnelli, indimenticable presidente della Juventus, ebbe dire di lui:
Garella è il più forte portiere del mondo. Senza mani, però.
La carriera di Claudio Garella
Il portiere fece il suo debutto in Serie A difendendo i colori del Torino: era la stagione 1972-73. Gli anni seguenti Claudio Garella proseguì la sua carriera nelle serie minori, tra la D e la C vestendo la maglia dello Juniorcasale.
Dopo due anni, l’estremo difensore passò al Novara dove vi restò un anno prima di firmare un contratto con la Lazio; qui l’atleta giocò dal 76 al 78 collezionando 29 presenze. Dal 78 alll’81 il portiere difese i pali della Sampdoria dove disputò 3 campionati di Serie B.
Il Verona acquistò Garella dove giocò quattro campionati, entrando di diritto nella storia dell’Hellas come il portere dell’unico scudetto vinto dal club scaligero. Qui si guadagnò il soprannome di Garellik.
Poi il passaggio al Napoli dove Claudio Garella vinse il secondo scudetto della sua carriera. Ironia della sorte, Napoli e Verona si affronteranno nella prima partita di campionato, lunedì 15 agosto.
L’esperenza a Napoli si concluse alla fine della stagione 87-88. Il portiere andò via, insieme ad altri “ribelli”, in contrasto con l’allora allenatore dei partenopei, Ottavio Bianchi. Claudio Garella giocò le successive due stagioni all’Udinense per poi chiudere la carriera con l’Avellino.